Ecco alcuni utili consigli per scegliere con consapevolezza il nostro futuro gestore di energia e gas. Perché non decidersi per un fornitore che dia energia proveniente solo da fonti rinnovabili?
È questo il momento propizio per iniziare ad intraprendere azioni concrete di
disinvestimento dalle fonti fossili, contribuendo così a costruire un futuro a bassa intensità di emissioni inquinanti. In questo modo possiamo rendere concreta la
cura della nostra casa comune e l’attenzione ai più poveri che subiscono ingiustamente ed in misura maggiore gli impatti del cambiamento climatico.
Infatti il 4 agosto 2017
è stata emanata una legge che stabilisce la fine della tutela di prezzo fornita dall’Autorità per il settore dell’energia elettrica per piccole imprese e clienti domestici connessi in bassa tensione e per il settore del gas naturale per i clienti domestici.
Se nel sistema di mercato tutelato le tariffe sono interamente definite dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA), nel sistema di
mercato libero il prezzo di luce e gas è definito dal Regolatore solo per quel che riguarda i
costi di trasporto, distribuzione e
oneri di sistema, mentre è scelto dal fornitore per quel che riguarda la componente energia.
La scadenza di tale passaggio, inizialmente stabilita per il luglio 2019, ha subito diversi rinvii, per arrivare al
1° gennaio 2022.
Abbiamo ancora un po’ di tempo quindi per scegliere con consapevolezza il nostro futuro gestore di energia e gas, perché se non possiamo fare a meno di consumare, possiamo però scegliere di farlo nel modo meno inquinante possibile. Quale migliore occasione per scegliere un fornitore che ci dia
energia proveniente solo da fonti rinnovabili?
È infatti ormai scientificamente provato che i gravi cambiamenti climatici sono causati dall’attività umana, soprattutto dalle emissioni inquinanti derivate dalla combustione di materiali fossili per uso energetico. Una questione grave che è al centro di un capitolo dell’enciclica
Laudato Si’ (23,26): «È diventato urgente e impellente lo sviluppo di politiche affinché nei prossimi anni l’emissione di biossido di carbonio e di altri gas altamente inquinanti si riduca drasticamente, ad esempio, sostituendo i combustibili fossili e sviluppando fonti di energia rinnovabile». Non è difficile
capire da quali fonti proviene l’energia che paghiamo: è descritto bene anche nei fogli allegati alle bollette che riceviamo, con un poco di attenzione si può provare a coniugare bene economia ed ecologia, per un futuro migliore per tutti!
I criteri per cambiare fornitore di energia e gas
Considera seriamente e con consapevolezza l’
opportunità di cambiare fornitore di energia elettrica, anche e soprattutto valutando la provenienza dell’energia stessa. Il
criterio economico «spendo meno che posso», non deve essere più l’unico criterio di valutazione.
Si può consultare la
guida all’Energia critica.
Ci sono grandi aziende che, nonostante i grandi proclami pubblicitari, ancora oggi continuano a dichiarare di voler implementare nuove esplorazioni ed estrazione di petrolio e gas, e questo non è più ammissibile: il petrolio va lasciato dov’è, sottoterra, e così il gas ed il carbone.
Perché «sappiamo che la tecnologia basata sui combustibili fossili, molto inquinanti – specie il carbone, ma anche il petrolio e, in misura minore, il gas –, deve essere sostituita progressivamente e senza indugio». (Laudato Si’, 165)