Con la beatificazione di Sandra Sabattini avvenuta il 24 ottobre 2021 a Rimini, l’interesse suscitato dalla vita e dagli scritti di questa ragazza la cui memoria ricorre il 4 maggio, si è diffuso in tutto il mondo. Su Instagram c’è un fenomeno tutto brasiliano dedicato a Sandra: immagini, frasi, riflessioni, notizie sulle reliquie, preghiere, grazie ricevute. Oggi il profilo @beatasandrasabattini ha raggiunto i 20.000 followers.
Tutto ha inizio nel dicembre 2020 durate la pandemia da Covid. L’idea è della 31enne Roberta Passamani, dottoressa brasiliana che, come tradisce il suo nome, ha origini italiane. I genitori vengono da Trento e da Roma, ma i suoi legami con l’Italia si estendono anche a Bologna dove ha dei cugini.
Le parole che Sandra scrive sul suo Diario non lasciano Roberta indifferente. In lei vede la chiamata alla santità accessibile a tutti, tanto da maturare l’idea di creare una pagina dedicata alla Beata, perché la carica, la forza spirituale, la fede matura di questa giovane possa toccare i cuori di molti. Perché come scriveva nel suo Il Diario di Sandra, giunto alla 4° edizione: «Oggi c’è l’inflazione di buoni cristiani mentre il mondo ha bisogno di santi!»
Abbiamo cercato di conoscere meglio come la nuova beata riminese sia potuta approdare in Brasile; internet, in questo senso, ha reso il mondo più piccolo rendendo meno distanti i confini.
La dottoressa Passamani da sette anni svolge la sua professione come medico in clinica generale. Vive nella città di Vitória in Espírito Santo.
Il suo incontro con Sandra Sabattini è stato del tutto casuale.
Eravamo all’inizio della pandemia e la situazione era difficile. Un senso di disagio e di preoccupazione per le vittime che il virus sta mietendo, rende precario anche l’operato dei medici. All’epoca Roberta Passamani sta lavorando come medico in un posto di campagna.
«Mi trovavo in una regione molto povera della Grande Vitória. Ero in prima linea con lo scopo di assistere e selezionare i pazienti con sintomi influenzali.»
Roberta si trovava in un momento particolare della sua vita a livello spirituale.
«Mio fratello, che è anche lui medico, era diventato sacerdote un mese prima. Io per un po' sono stata lontana dalla fede, ma sentivo la chiamata a tornare a casa nella Santa Chiesa. Desideravo essere completamente santa. Mi sentivo, tuttavia, angosciata, con la sensazione di poter fare più cose.»
Ed è in quel particolare momento che Roberta prende il suo cellulare. «Stavo sfogliando i post di Instagram durante una pausa dal mio lavoro – racconta -, quando ho trovato una foto di Sandra e una frase di don Oreste Benzi su di lei che parlava della prima fidanzata beatificata, del suo rapporto con l'Eucaristia e con i più poveri. E ho ricevuto la grazia di una grandissima pace interiore».
Sandra, la giovane beata, cattura l’attenzione della giovane dottoressa. Ha qualcosa di speciale che l’attira. «Era giovane, bella, intelligente, viva, sorridente, pura – sottolinea -, semplice, altruista, una studentessa di Medicina e la prima fidanzata beata, con pensieri straordinari per la sua età e un'umiltà che mi ha commosso.»
Sandra sarebbe diventata medico come Roberta, se non avesse trovato la morte a soli 22 anni quando frequentava il quarto anno di Medicina a Bologna. Il suo desiderio sarebbe stato quello di andare in missione una volta laureata. Un sogno che contava di realizzare magari con il giovane Guido con il quale era fidanzata. Ma il 29 aprile del 1984 un tragico incidente, mentre scendeva dall’auto per andare ad un incontro della Comunità Papa Giovanni XXIII di don Benzi, ha interrotto, dopo tre giorni di coma, la sua breve vita su questa terra, aprendone però un’altra. La morte ha svelato la sua vita interiore spirituale: il cammino che stava compiendo giorno dopo giorno per essere sempre più vicina a Dio, per essere come lui la voleva, libera da se stessa. «Liberami, liberami Signore da tutti questi lacci.», scriveva nel suo Diario.
«Sono rimasta molto felice e ho deciso di conoscerla più a fondo. Ho ordinato il suo Diario in italiano. Ogni pagina mi ha sorpreso e ho sentito che mi era vicina, in qualche modo.»
«Mi sono identificata con lei attraverso la Medicina, perché ha risposto anche a molti dei miei dubbi, e perché è nata nel mio stesso mese. Le sue parole erano un insegnamento e ho sentito di dover condividere quell'amicizia con altre persone. Volevo che anche la mia famiglia la conoscesse e poi, vedendo l'interesse di tutti, ho deciso di creare una pagina Instagram dedicata a Sandra e anche al suo processo di beatificazione/canonizzazione.»
«Essendo una studentessa di Medicina, ha attirato ancora di più la mia attenzione. E ho capito, leggendo il Diario, che anche la scelta del suo corso era finalizzata ad aiutare gli altri. Nella mia vita quotidiana, quando rispondo, ricordo lei, il suo affetto e la sua dedizione per ogni persona malata e bisognosa.»
«Il fatto che Sandra sia fidanzata attira molta attenzione. Be', era una persona normale. E la santità è possibile in ogni stato di vita.»
«Ho iniziato la pagina senza alcuna intenzione di crescere così tanto. Ho postato il riassunto della sua vita e le frasi più note. Col tempo ho conosciuto altre 4 persone che con me formano questo piccolo apostolato. Teresa, Laura, Thalen e Gislane. I post sono gratuiti, sempre sulla Chiesa secondo il Magistero e su Sandra. Cerchiamo di non identificarci. E aggiorniamo le notizie mentre seguiamo i siti ufficiali di apg23, della beata e di semprenews.it»
«Non chiamiamo follower chi segue la pagina, ma amici di Sandra. Ci piace trattare la pagina come una comunità. Quindi cerchiamo di rispondere alle domande - soprattutto su reliquie, preghiere, novene, informazioni sulla pubblicazione di libri in portoghese - e condividiamo anche alcuni post di altre persone. Abbiamo notato un grande amore crescente per Sandra.»
«Molto attuale! È un esempio di gioventù semplice e santa. Ragazza e donna cattolica. Che aiuta a comprendere che servire gli altri ha senso solo se è per amore di Gesù Cristo.»
«Vorrei usare una frase di mio fratello per questo. “Senza Gesù, la vita è televisione in bianco e nero. Quando hai Gesù, hai un'immagine a colori bella e vivida di tutte le cose”».
«Tu, Signore, non sei un'illusione, la tua pace non è falsa, il tuo amore è eterno, la tua vita è vera.»