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25 Dicembre 2021

Vangelo di Natale: nasce Gesù!

La nuova creazione trova il suo apice nell'incarnazione del Figlio: Gesù è diventato uno di noi, il Verbo si è fatto carne e abita in mezzo a noi.
Vangelo di Natale: nasce Gesù!
Foto di Anneke
Vangelo di Natale 2021: meditiamolo insieme grazie al commento di don Oreste Benzi
In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio.
Egli era, in principio, presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di lui e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste. In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre e le tenebre non l’hanno vinta.
Venne un uomo mandato da Dio: il suo nome era Giovanni. Egli venne come testimone
per dare testimonianza alla luce, perché tutti credessero per mezzo di lui. Non era lui la luce,
ma doveva dare testimonianza alla luce.
Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo. Era nel mondo e il mondo è stato fatto per mezzo di lui; eppure il mondo non lo ha riconosciuto. Venne fra i suoi, e i suoi non lo hanno accolto.
A quanti però lo hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome, i quali, non da sangue né da volere di carne né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati.
E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come del Figlio unigenito che viene dal Padre, pieno di grazia e di verità.
Giovanni gli dà testimonianza e proclama: «Era di lui che io dissi: Colui che viene dopo di me
è avanti a me, perché era prima di me».
Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto: grazia su grazia. Perché la Legge fu data per mezzo di Mosè, la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo.
Dio, nessuno lo ha mai visto: il Figlio unigenito, che è Dio ed è nel seno del Padre, è lui che lo ha rivelato.
Dal Vangelo di Giovanni (Gv 1, 1-18)

Commento al Vangelo del 25 dicembre 2021
(Natale del Signore - Anno C) 

La nuova creazione trova il suo apice nell’incarnazione del Figlio: Gesù è diventato uno di noi, il Verbo si è fatto carne e abita in mezzo a noi.
L'esistenza di Cristo incarnato è iniziata in un periodo storico preciso ma ai fini dell'esistenza nostra interessa il fatto che Gesù è incarnato, vive incarnato, è presente incarnato. In altre parole l'incarnazione del Cristo è un fatto permanente: iniziato in un periodo della storia, rimane però sempre attuale.
Tu hai a che fare con lui che si incarna. Non è un ricordo, uno studio storico: questo è importante, fa scienza, ma non fa vita. Cristo invece continuamente dice: «Io mi incarno in te». 

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