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13 Ottobre 2024

Vangelo di domenica 13 ottobre: «Una cosa sola ti manca»

Come è difficile passare da una vita impostata sulle quantità, alla vita basata sulle qualità. Occorre fare una scelta e il cambiamento del mondo allora avviene!
Vangelo di domenica 13 ottobre: «Una cosa sola ti manca»
Foto di Na Inho
Vangelo della XXVIII domenica del tempo ordinario - Anno B: meditiamolo insieme grazie al commento di don Oreste Benzi
In quel tempo, mentre Gesù andava per la strada, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandò: «Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?». Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo. Tu conosci i comandamenti: “Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso, non frodare, onora tuo padre e tua madre”».
Egli allora gli disse: «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza». Allora Gesù fissò lo sguardo su di lui, lo amò e gli disse: «Una cosa sola ti manca: va’, vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!». Ma a queste parole egli si fece scuro in volto e se ne andò rattristato; possedeva infatti molti beni.
Gesù, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: «Quanto è difficile, per quelli che possiedono ricchezze, entrare nel regno di Dio!». I discepoli erano sconcertati dalle sue parole; ma Gesù riprese e disse loro: «Figli, quanto è difficile entrare nel regno di Dio! È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio». Essi, ancora più stupiti, dicevano tra loro: «E chi può essere salvato?». Ma Gesù, guardandoli in faccia, disse: «Impossibile agli uomini, ma non a Dio! Perché tutto è possibile a Dio».
Pietro allora prese a dirgli: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito». Gesù gli rispose: «In verità io vi dico: non c’è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi per causa mia e per causa del Vangelo, che non riceva già ora, in questo tempo, cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e la vita eterna nel tempo che verrà». 

Dal Vangelo di Marco (Mc 10, 17-30)

Commento al Vangelo del 13 ottobre 2024 (XXVIII domenica del Tempo Ordinario - Anno B)

Questo giovane ha ascoltato la parola di Gesù e ne è rimasto affascinato. Tuttavia sente in sé la mancanza della felicità piena: gli manca qualcosa, ma che cosa sia ciò che gli manca non lo sa. Gesù lo provoca: «Osserva i comandamenti» gli dice. Il giovane esclama: «Li ho osservati fin da piccolo; tuttavia non ho pace. Che cosa mi manca ancora?», tra il deluso e la voglia di spaccare tutto.
Quel giovane aveva dato tanti pezzetti di ciò che aveva; il Signore gli dice: «È arrivata l’ora in cui mi devi dare te stesso». Purtroppo quel giovane voleva continuare a dare qualcosa, ma non tutto. Come è difficile passare da una vita impostata sulle quantità, alla vita basata sulle qualità.

Viviamo in una società impostata sulle quantità, ma le quantità si contendono gli spazi e per natura loro generano la guerra, sempre. Noi, invece, siamo un'altra società, quella fondata da Cristo, che è basata sulle qualità. E le qualità si cercano, si abbracciano, gioiscono.
Se tu ami e vedi che un altro ama, lo abbracci, se invece tu hai una macchina bella e vedi che l'altro ne ha una più bella, muori d'invidia. Occorre fare una grande scelta, e il cambiamento del mondo allora avviene!

Il commento di don Oreste Benzi al Vangelo della domenica e alle Letture è tratto dal messalino Pane Quotidiano, abbònati qui