Vangelo della III domenica di Pasqua - Anno B: meditiamolo insieme grazie al commento di don Oreste Benzi
In quel tempo, [i due discepoli che erano ritornati da Èmmaus] narravano [agli Undici e a quelli che erano con loro] ciò che era accaduto lungo la via e come avevano riconosciuto [Gesù] nello spezzare il pane.
Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona stette in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». Sconvolti e pieni di paura, credevano di vedere un fantasma. Ma egli disse loro: «Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa, come vedete che io ho». Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi. Ma poiché per la gioia non credevano ancora ed erano pieni di stupore, disse: «Avete qui qualche cosa da mangiare?». Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; egli lo prese e lo mangiò davanti a loro.
Poi disse: «Sono queste le parole che io vi dissi quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi». Allora aprì loro la mente per comprendere le Scritture e disse loro: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni».
Dal Vangelo di Luca (Lc 24, 35-48)
Commento al Vangelo del 14 aprile 2024 (III Domenica di Pasqua - Anno B)
Avete visto come Gesù dà ai suoi la garanzia e la certezza che è veramente lui, risuscitato dai morti; lui è veramente Dio in mezzo a noi. E l’annuncio che dà loro è forte perché entra nel cuore stesso della sua missione. Infatti dice: «Così sta scritto: il Cristo dovrà patire e risuscitare dai morti il terzo giorno e nel suo nome saranno predicati a tutte le genti la conversione e il perdono dei peccati». Dio prende l’unica via che rivoluziona il mondo ed è l’amore. È un amore totale, pieno, che ama per primo, che ama non per la risposta che riceve ma per la gioia di coloro che ama. È talmente grande questo amore che ama anche inutilmente (apparentemente) e che va a finire in croce. La croce è la prova suprema che egli vive l’amore. È questo amore che travolge il mondo e lo trasforma. È la via del cristiano, è la rivoluzione.
Il commento di don Oreste Benzi al Vangelo della domenica e alle Letture è tratto dal messalino Pane Quotidiano, abbònati qui
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