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2 Febbraio 2025

Vangelo di domenica 2 febbraio: Presentazione del Signore

Quanto è bello scegliere sempre il bene, decidersi per Gesù: con lui hai Dio, cioè hai tutto!
Vangelo di domenica 2 febbraio: Presentazione del Signore
Foto di un dipinto di Giovanni Bellini
Vangelo della Presentazione al Tempio: meditiamolo insieme grazie al commento di don Oreste Benzi
Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mosè, Maria e Giuseppe portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore – come è scritto nella legge del Signore: «Ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore» – e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o due giovani colombi, come prescrive la legge del Signore.
Ora a Gerusalemme c’era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d’Israele, e lo Spirito Santo era su di lui. Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore.
Mosso dallo Spirito, si recò al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per fare ciò che la Legge prescriveva a suo riguardo, anch’egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio, dicendo: «Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo vada in pace, secondo la tua parola, perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli: luce per rivelarti alle genti e gloria del tuo popolo, Israele». 

Dal Vangelo di Luca (Lc 2, 22-40)

Commento al Vangelo di domenica 2 febbraio 2025 (Presentazione del Signore)

Il vecchio profeta Simeone annuncia: «I miei occhi hanno visto la tua salvezza, luce per rivelarti alle genti». Gli uomini in Gesù s’incontrano con Dio e, illuminati da lui, devono scegliere la propria salvezza; non scegliendola purtroppo abiteranno in una vita di perdizione. Tra il bene e il male non si può essere neutrali; se non scegli il bene, automaticamente preferisci il male. Quanto è bello scegliere sempre il bene, decidersi per Gesù: con lui hai Dio, cioè hai tutto. Allora davvero canti un canto nuovo e al tuo canto si uniscono altri, si forma una sinfonia, la nuova umanità!

Il commento di don Oreste Benzi al Vangelo della domenica e alle Letture è tratto dal messalino Pane Quotidiano, abbònati qui
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