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21 Luglio 2024
Ultima modifica: 23 Luglio 2024 ore 08:29

Vangelo di domenica 21 luglio: «Come pecore senza pastore»

Ognuno di noi è pastore per gli altri. Il Signore ti chiederà: «Tu che vita hai dato a quanti ti sono stati affidati?»
 Vangelo di domenica 21 luglio: «Come pecore senza pastore»
Vangelo della XVI domenica del tempo ordinario - Anno B: meditiamolo insieme grazie al commento di don Oreste Benzi

In quel tempo, gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e quello che avevano insegnato. Ed egli disse loro: «Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un po’». Erano infatti molti quelli che andavano e venivano e non avevano neanche il tempo di mangiare.
Allora andarono con la barca verso un luogo deserto, in disparte. Molti però li videro partire e capirono, e da tutte le città accorsero là a piedi e li precedettero.
Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, ebbe compassione di loro, perché erano come pecore che non hanno pastore, e si mise a insegnare loro molte cose. 

Dal Vangelo di Marco (Mc 6, 30-34)

Commento al Vangelo del 21 luglio 2024 (XVI domenica del Tempo Ordinario - Anno B)

Dio dice che ha pensato di mandare per Israele e per il mondo un pastore nuovo; questo pastore che guida le pecorelle, la Chiesa e l'umanità, è il suo Figlio, è Gesù.
Ognuno di noi è pastore per gli altri. Ognuno di noi deve portare avanti la vita in tutti i fratelli e quello che ci consola è Gesù che è il Pastore, è in lui la nostra vita ed è lui che opera dentro di noi.
In questo senso voi, papà e mamme, siete i primi pastori per i vostri figli. Voi siete pastori del gregge e il Signore vi chiederà conto dei vostri figli, del come li avrete nutriti e guidati; vi chiederà conto dei vostri piccoli che avete accolto. Il Signore vi chiederà conto e vi dirà: «Dove hai condotto i miei figli? Quali pascoli hai dato loro? Come si sono nutriti nella nuova creazione?». Se voi rispondeste: «Io ho dato loro da mangiare, li ho vestiti, li ho mandati a scuola», il Signore vi direbbe: «No, non sei a posto! Io volevo che tu dessi quella vita che io sono venuto a portare».

Tu non puoi fare solo l'insegnante o il professore; tu devi dare il massimo della tua professionalità e della tua competenza, ma il Signore ti chiederà: «Tu che vita hai dato a quanti ti sono stati affidati?»

Il commento di don Oreste Benzi al Vangelo della domenica e alle Letture è tratto dal messalino Pane Quotidiano, abbònati qui