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22 Settembre 2024

Vangelo di domenica 22 settembre: «Servitore di tutti»

Nella sequela del Signore, tu raggiungi il massimo della tua libertà, della tua identità, della tua pienezza e della tua responsabilità.
Vangelo di domenica 22 settembre: «Servitore di tutti»
Foto di alfa27
Vangelo della XXV domenica del tempo ordinario - Anno B: meditiamolo insieme grazie al commento di don Oreste Benzi
In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli attraversavano la Galilea, ma egli non voleva che alcuno lo sapesse. Insegnava infatti ai suoi discepoli e diceva loro: «Il Figlio dell’uomo viene consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno; ma, una volta ucciso, dopo tre giorni risorgerà». Essi però non capivano queste parole e avevano timore di interrogarlo.
Giunsero a Cafàrnao. Quando fu in casa, chiese loro: «Di che cosa stavate discutendo per la strada?». Ed essi tacevano. Per la strada infatti avevano discusso tra loro chi fosse più grande. Sedutosi, chiamò i Dodici e disse loro: «Se uno vuole essere il primo, sia l’ultimo di tutti e il servitore di tutti». E, preso un bambino, lo pose in mezzo a loro e, abbracciandolo, disse loro: «Chi accoglie uno solo di questi bambini nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, non accoglie me, ma colui che mi ha mandato». 


Dal Vangelo di Marco (Mc 9, 30-37)

Commento al Vangelo del 22 settembre 2024 (XXV domenica del Tempo Ordinario - Anno B)

«Se uno vuole essere il primo, sia l’ultimo di tutti e il servitore di tutti». In questa società in cui c'è la corsa all'arrivismo e al successo, per noi sono incomprensibili queste parole: farsi schiavo, farsi ultimo, essere servo. Il cammino con Gesù che porta la croce non consente nessuna sosta presso gli idoli degli uomini, presso le ricchezze, presso il successo, né presso le comodità. La sequela del Signore ci chiede alcuni atteggiamenti e alcune scelte fondamentali, richiesti a tutti i cristiani: servire sempre, rinnegare se stessi, rinnegare la propria vita per il Vangelo, sempre. 
Tu continuerai a sentire tutti i tuoi sentimenti negativi, le invidie, le gelosie, ma queste cose non domineranno più, non avranno più forza in te; dentro di te invece entrano l'umiltà, la sapienza del cuore, l'atteggiamento di bontà, di misericordia, di benevolenza, di pazienza. 
Mentre tu sei insieme col Signore, tu raggiungi il massimo della tua libertà, della tua identità, della tua pienezza e della tua responsabilità.

Il commento di don Oreste Benzi al Vangelo della domenica e alle Letture è tratto dal messalino Pane Quotidiano, abbònati qui
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