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29 Settembre 2024

Vangelo di domenica 29 settembre: «Nel mio nome»

Per chiunque compie il bene gioisci, applaudi, aiuta: alla fine vedrai che tutto è a gloria di Dio!
Vangelo di domenica 29 settembre: «Nel mio nome»
Foto di Taraskobryn - generata con IA
Vangelo della XXVI domenica del tempo ordinario - Anno B: meditiamolo insieme grazie al commento di don Oreste Benzi
In quel tempo, Giovanni disse a Gesù: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demòni nel tuo nome e volevamo impedirglielo, perché non ci seguiva». Ma Gesù disse: «Non glielo impedite, perché non c’è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito possa parlare male di me: chi non è contro di noi è per noi.
Chiunque infatti vi darà da bere un bicchiere d’acqua nel mio nome perché siete di Cristo, in verità io vi dico, non perderà la sua ricompensa.
Chi scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me, è molto meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare. Se la tua mano ti è motivo di scandalo, tagliala: è meglio per te entrare nella vita con una mano sola, anziché con le due mani andare nella Geènna, nel fuoco inestinguibile. E se il tuo piede ti è motivo di scandalo, taglialo: è meglio per te entrare nella vita con un piede solo, anziché con i due piedi essere gettato nella Geènna. E se il tuo occhio ti è motivo di scandalo, gettalo via: è meglio per te entrare nel regno di Dio con un occhio solo, anziché con due occhi essere gettato nella Geènna, dove il loro verme non muore e il fuoco non si estingue». 


Dal Vangelo di Marco (Mc 9, 38-43.45.47-48)

Commento al Vangelo del 29 settembre 2024 (XXVI domenica del Tempo Ordinario - Anno B)

Gli apostoli non tolleravano che dei non cristiani operassero miracoli nel nome di Gesù. Lui però non ragiona come loro: Gesù guarda al bene che viene compiuto e al fatto che il suo nome venga annunziato. Chi impedisce il bene non è mosso dall’amore di Cristo. Per chiunque compie il bene gioisci, applaudi, aiuta: alla fine vedrai che tutto è a gloria di Dio! Se dai un bicchiere d’acqua per compassione, per il tuo cuore buono, non fai male, ma finisce presto. Se lo fai per l’amore di Cristo che è in te, cioè perché ami come ama Cristo, allora non smetterai mai di sentire sete nella sete dell’altro, perché l’amore di Cristo ti spinge e ti dona quell’intelligenza d’amore che ti fa tentare tutte le vie perché il tuo fratello non venga mai a mancare dell’acqua. 

Il commento di don Oreste Benzi al Vangelo della domenica e alle Letture è tratto dal messalino Pane Quotidiano, abbònati qui

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